giovedì 29 novembre 2007

DotA - un'introduzione formale

Che mi trovi in periodo d'esami si capisce anche dallo stile accademico del titolo del mio post... Ad ogni modo mi sembra doveroso, dopo ormai 2 mesi di blogaggine, nominare questo gioco, protagonista di varie serate passate volutamente un po' come "nerd" informatici ;-) assieme ai miei amici dell'università.
Cercherò di non essere prolisso, rimandando le spiegazioni dettagliate a link esterni ben documentati.
Il nome, DotA, è l'acronimo di Defense of the Ancients e riassume lo scopo del gioco: difendere il proprio monumento arcano (l'Ancient, appunto) e distruggere quello della squadra avversaria. Facile, no?
DotA non è un gioco a sé stante, è una mappa speciale per Warcraft 3
(un mod) creata da un pazzo di nome IceFrog che sta allungando non poco la vita di un gioco che, altrimenti, sarebbe ormai un po' datato.
Chi non avesse idea di cosa sia Warcraft 3 può andare qui e qui a dare un'occhiata.

Il gioco è in semplicissimo: ci sono tre sentieri (lane) che congiungono le due basi; automaticamente ciascuna base genera 3 ondate (una per ogni lane) di unità semplici (creeps) che vanno in avanti, all'assalto della base avversaria. I giocatori muovono un solo personaggio: il proprio eroe, che sbilancia l'esito dei conflitti dei creepini contribuendo a spingere avanti la propria squadra.
Ciò che rende estremamente divertente DotA è la vasta scelta di eroi, ciascuno con caratteristiche peculiari molto diverse, la varietà di oggetti magici che si possono acquistare e combinare fra loro e, soprattutto, la possibilità di giocare fino a 5 VS 5. Il vero divertimento scatta proprio in queste occasioni, quando ci si ritrova in 10 malati di mente a pestarsi come cachi in epiche battaglie virtuali.
Ho visto scene che... ;-)
Esistono un sacco di siti dove vengono dispensati consigli su come giocare a DotA in modo efficace; i più importanti sono:
"dota all star punto com"
"dota strategy"
"dota portal"

La descrizione, per quanto ben fatta o entusiasta sia, non rende! Bisogna giocare per rendersi conto della potenzialità di divertimento del gioco. All'inizio è un carnaio: si muore come mosche perché si ha il complesso dell'eroe immortale, paladino del bene, e si viene piallati dalla prima torretta circondata da una manciata di creeppini avversari. Poi si diventa dei bravi survivor, si capiscono le build di oggetti ottimali per ciascun personaggio e si diventa delle vere e proprie macchine di morte!!
A presto, magari in LAN.

Scritto per l'Esame di Stato 1/3

E così, due giorni fa, ho affrontato la prima prova scritta per l'esame di stato. Come sempre ci sono state delle sorprese, come sempre è impossibile operare un'autovalutazione realistica: può essere andato nel migliore dei modi così come posso aver prodotto una minchiata pazzesca ma ben descritta dal punto di vista dell'UML...
Ieri il lavoro non mi ha dato tregua (per recuperare quanto accumulato durante il giorno di "ferie") e solo oggi, finalmente, riesco a scrivervi.
Come preannunciato nel mio post "il primo di una serie di sabati critici" gli ultimi fine settimana sono stati davvero critici: votati al ripasso forzato con la tecnica dell'annaspo-ma-non-affogo!
Per dovere di cronaca, i prossimi due scritti saranno martedì 4 e mercoledì 5 Dicembre mentre i risultati verranno comunicati... trrrrrrrrrrrrrrr (rullo di tamburi)....... entro il 31 Gennaio!!
Ditemi se non hanno la madre che pratica un antico mestiere!
A presto, che sarà veramente presto, con il mio prossimo post.

venerdì 23 novembre 2007

Haiku: dalla finestra


Vetro imperlato:

gocce, sentieri d'acqua.
Piove. Novembre.

martedì 20 novembre 2007

Metal: una forma d'arte [pt.2]

Mettiamo da parte, per il momento, i gruppi molto 'death', troppo 'brutal' ecc. ecc, quelli che normalmente vengono identificati dalla shampista media come 'i gruppi metal'. Dico "per il momento" perché poi due parole le spenderò anche per loro...
Consideriamo TUTTO il metal e piano piano andiamo a scoprire come esistano band in grado di creare giri melodici, riff e pezzi ritmici che emozionano!
Voglio raccontarvi in breve un po' della mia storia di metallaro, cercherò di essere conciso e nel citare i gruppi non voglio incasinarmi nel tentativo di definire i sottogeneri del metal: c'hanno provato in tanti e non se è mai uscita fuori una classificazione veramente esaustiva. Gli unici risultati che possono scaturire dalla 'classificazione' sono quei racconti divertenti tipo la serie del cavaliere metallaro col drago e la principessa (che posterò in seguito).
Ad ogni modo, a 14 anni, oltre ai classici Metallica e Maiden ascoltavo il 'powerspeed', forse perché era immediato: giri veloci, potenti e ipermelodici. Contemporaneamente iniziavo anche ad appassionarmi alla musica classica, soprattutto barocco veneziano, visto che sentivo nelle chitarre di Stratovarius, Labyrinth & Co. una sorta di versione moderna dei virtuosi del violino di un tempo.
A quel tempo non apprezzavo il cantato in growl, perchè non lo capivo!
Poi la svolta: Gods of Metal Y2K, Monza; lì ho sentito dal vivo i Dark Tranquillity e ho avuto una folgorazione! La voce del cantante, distorta in quel cantato rauco e profondo era come una sorta di terza chitarra: faceva vibrare il mio sterno e il resto della gabbia toracica tanto quanto i colpi di cassa, le note del basso e le pennate di chitarra. Aveva senso, e ne aveva molto!
Da lì ho iniziato ad avvicinarmi al cantato in growl e al metal più aggressivo, non disdegnando, comunque, i miei primi amori: nell'autoradio possono girare tranquillamente Helloween o Machinhead, Blind Guardian o Death, adoro tutto il metal.
Sempre parlando per esperienza personale, più di una volta mi è capitato di accompagnare qualche persona (magari ragazza) in macchina e di sentirmi domandare "Che bella canzone, ma chi sono?". Le risposte più tipiche erano "Nightwish", "Leaves' Eye", "Edguy" o "Stratovarius". Di solito seguiva il commento "Ma questo non è metal...".
E ri-daje!
Sempre il solito pregiudizio che se non inneggi a Satana urlando sulle 'settecorde' scordate in SOL, allora non è 'Metal'.
Il metal è come la pittura: c'è Michelangelo, c'è Dalì, ci sono i Fiamminghi, c'è il Cubismo, c'è l'Impressionismo... E' più "bella" la Cappella Sistina o la Guernica di Picasso? E' più "bello" un ritratto iperrealistico di Rubens o la luce, generata attraverso l'oscurità, di Caravaggio? Come si può fare un confronto?
Non capire la Gurenica non significa che il cubismo non sia arte o che Picasso non fosse un pittore.
Lo stesso vale per il metal.
Certo, da bambino non avrei apprezzato alcune opere, ma questo, forse, implica che anche per capire il metal serva un'intelligenza diversa, superiore, più 'adulta'.
Continua...


giovedì 15 novembre 2007

Metal: una forma d'arte [pt.1]

Quando alla domanda "Che musica ascolti?" rispondo "Metal" a volte sento ribattere con delle affermazioni che mi fanno incazzare a livello viscero-midollare!
Potrei riassumerle in due grandi categorie: la prima è quella del "Ma davvero ti piace la gente che grida nel microfono?" la seconda è quella di chi vuol dare una parvenza di cultura musicale e dice "Ah, allora ti piace Marilyn Manson?".
In entrambi i casi bussare sul cranio dell'interlocutore e imitare la stupida particella di sodio domandando "c'è nessuno?" sarebbe il gesto più naturale e spontaneo che il mio cervello suggerisce...
Per quest'ignoranza diffusa di colpe da distribuire ce ne sarebbero a milioni, ma è anche vero che ci sono band formate da cialtroni che più di tenere un accordo con le chitarre e gridare "Fuck! Fuck" inneggiando a Satana non sono capaci di fare.
E allora che dire? Che rispondere?
E' un po' una metafora della vita: per qualche testa calda che incendia un'auto durante una manifestazione tutti i no-global passano per teppisti, per colpa di alcuni fancazzisti scalda sedie tutti gli statali passano per parassiti fannulloni ecc. ecc. il telegiornale ci fornisce esempi a bizzeffe! E nel metal è lo stesso: per colpa di una minoranza di gruppi che ricalcano in pieno l'immagine che la persona media ha del metallaro medio, passa un'idea sbagliata.
Sembra che la mia musica preferita non sia musica ma una sorta di rumore incorrelato emesso da dei buzzurri vestiti con cuoio e borchie, dove si fa fatica a distinguere le parti cantate dal fragore dei rutti causati dall'abuso di birra! Senza contare le implicazioni eretico-sataniche...

Chi si ricorda la tragedia legata al gruppo detto "Le bestie di Satana"? Tragedia, appunto, sequenza incresciosissima di fatti che mi fa ancora rabbrividire... Ma è possibile che uno degli aspetti su cui hanno scritto righe e righe di letame mediatico sia stato proprio la musica ascoltata dal capo setta e dai sicari? Ovviamente metal, additato come fosse uno dei fattori scatenanti...
Questa si chiama strumentalizzazione.
A questi cialtroni che scrivono articoli facendo leva sui luoghi comuni consiglio vivamente di piantala di ascoltare Nek e Ramazzotti (di cui esce in questi giorni il greatest hits) e di "capire" prima di "scrivere".
L'ignoranza porta alla chiusura.
La chiusura è dimostrazione di ignoranza.
Se ne può discutere: non è detto che tutto il mondo debba impazzire per il metallo suonato ma un conto è parlare di gusti, un conto è non sapere di cosa si sta parlando e citare 'Satana', 'Marilyn Manson' e 'messe nere' giusto per riempire un silenzio imbarazzante.
Continua...

venerdì 9 novembre 2007

Venerdì: tempus fugit...

17:12 di Venerdì. Incredibile: è passata anche questa settimana con la stessa inesorabile rapidità con cui scorrono tutte le settimane da un po' di tempo a questa parte...
Questo weekend è blindato causa studio, ok, spero ne valga la pena.
Ma poi?
Voglio riappropriarmi del mio tempo!
Non è il proposito per l'anno nuovo: è il proposito per oggi, per domani, per la settimana prossima.
Ora spengo il computer e torno verso casa.
Anche il mio post di oggi riflette il desiderio di staccare: dei milioni di parole che sto pensando ne ho filtrato solo qualcuna per comporre queste laconiche righe.
A presto amici.

lunedì 5 novembre 2007

Sfide: energia e concentrazione

Superare le sfide è solo questione di allenamento, energia e concentrazione.
Porsi un obiettivo un po' oltre le proprie capacità è il solo modo che esista per misurarsi con sé stessi, per tentare di superare i propri limiti e per crescere. Questo principio si può applicare in tutto, con un pizzico di retorica mi azzardo a scrviere "...negli esami, nelle prove, nello sport e nella vita".
Una predica?
No, una semplice riflessione.


Obiettivo distante
sfocata oasi anelata
in lotta con me stesso
ma senza presunzione.

Ego, impulso e sfidante,
battaglia cominciata
mia sola arma, adesso,
la mia concentrazione.

Pensiero limitante
di resa ipotizzata...
Stremato e genoflesso
non cado in tentazione!

Epilogo esaltante
ma è appena cominciata:
nel ciclico processo
nuova destinazione!