Con oggi inizia una serie di sabati (ad essere precisi interi fine-settimana) che varranno sacrificati alla preparazione dell'esame di stato. Già, l'anno scorso la laurea, il 19 dicembre, poi subito un lavoro (fortunatamente) e intanto i mesi sono passati... Non è fondamentale essere iscritti all'albo, ma visti gli anni mutevoli in cui viviamo è meglio avere qualche asso nella manica da poter giocare perché "...al destino, come sappiamo, non manca il senso dell'ironia" e il Sistema, quando può, gioca sporchissimo.
E così è nata l'idea, assieme ai miei compagni di studio, di preparare l'ennesima battaglia; ma ormai non viviamo più nella stessa città, non siamo più studenti, ci sono orari diversi, impegni di lavoro, famiglie, e l'unico momento in cui incontrarsi per condividere le intuizioni da applicare poi all'esame è il weekend.
Il sacrificio sarà sicuramente ripagato con il successo, a patto che questo arrivi puntuale; ironicamente la riuscita è direttamente proporzionale al sacrificio e questo chiude un pensiero circolare i cui cardini rimangono la concentrazione e lo studio.
Lunedì invierò le raccomandate con le varie richieste e pagherò i bollettini previsti: 400 euro che se ne vanno così, senza troppi complimenti.
Non passare l'esame significherebbe perderne 350: 50 di "iscrizione a non mi ricordo cosa" valgono anche per la sessione successiva.
Non voglio pensarci!
Lo scopo è quello di passarlo subito, al primo colpo, come lo iaido di un samurai: un solo fendente, tirato estraendo la spada.
Questo, comunque, non mi impedirà di bloggare, amici miei.
A presto.
E così è nata l'idea, assieme ai miei compagni di studio, di preparare l'ennesima battaglia; ma ormai non viviamo più nella stessa città, non siamo più studenti, ci sono orari diversi, impegni di lavoro, famiglie, e l'unico momento in cui incontrarsi per condividere le intuizioni da applicare poi all'esame è il weekend.
Il sacrificio sarà sicuramente ripagato con il successo, a patto che questo arrivi puntuale; ironicamente la riuscita è direttamente proporzionale al sacrificio e questo chiude un pensiero circolare i cui cardini rimangono la concentrazione e lo studio.
Lunedì invierò le raccomandate con le varie richieste e pagherò i bollettini previsti: 400 euro che se ne vanno così, senza troppi complimenti.
Non passare l'esame significherebbe perderne 350: 50 di "iscrizione a non mi ricordo cosa" valgono anche per la sessione successiva.
Non voglio pensarci!
Lo scopo è quello di passarlo subito, al primo colpo, come lo iaido di un samurai: un solo fendente, tirato estraendo la spada.
Questo, comunque, non mi impedirà di bloggare, amici miei.
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