giovedì 25 ottobre 2007

Regione Toscana e omosessualità

Ha fatto molto scalpore il manifesto promosso in questi giorni dalla regione Toscana a favore della libertà dell'orientamento sessuale; ne hanno parlato giornali, TV e media di ogni tipo ai più vari gradi di competenza e/o qualunquismo creando come al solito un bel minestrone di opinioni in cui ciascuno può trovare quella affine alla propria...
Metto giù alcuni punti fermi prima di proseguire nel discorso: sono eterosessuale convinto, non ho alcun pregiudizio nei confronti degli omosessuali, ho amici gay e amiche lesbiche.
Detto questo non inizio a scrivere una specie di articolo-polpettone sul tema della tolleranza (rischiando di scadere in patetici luoghi comuni) anzi, userò questo spazio per esternare una mia perplessità sperando di trovare prima o poi una risposta.
Premessa: le mie amiche lesbiche, in particolare una coppia, rispondono al mio "ideale di lesbica" se così le posso definire: sono due ragazze bellissime (davvero una più dell'altra) che stanno assieme avendo scoperto di riuscire ad amare solo una persona del loro stesso sesso. Il mio commento alcolico è stato: "Siete uno spreco di patata pazzesco..." e ci siamo fatti una grossa risata!
Ma tornando al discorso cardine, cosa intendo con "ideale"? Mi riferisco al fatto che una ragazza a cui piacciono le ragazze credo abbia più o meno i miei stessi gusti, cioè cerchi una patner che sia "femminile" e che, potenzialmente, sceglierei anch'io. Rimango basito quando vedo certe coppie di lesbiche in cui una delle due è una specie di modella e l'altra ha una combo di taglio di capelli + abbigliamento + atteggiamento che la porta ad assomigliare ad un maschio sotto quasi tutti gli aspetti. Tra le "lelle" questi soggetti vengono definiti goliardicamente "camionisti" e concordo pienamente con la definizione... Il dubbio nasce dal seguente paradosso: se sei lesbica significa che ti piacciono le donne; se ti piacciono le donne significa che abbiamo più o meno gli stessi gusti; se abbiamo più o meno gli stessi gusti significa che cerchi una "femmina" (non è usato in senso gretto) di un certo tipo (carina, bel viso, belle labbra, tettine a punta, vita stretta e un po' sfiancata ecc.), se stai con una ragazza che è quasi più mascolina di me, con cui io non ci starei nemmeno sotto tortura, soprattutto che cerca in ogni modo di non sembrare una donna, sei proprio sicura che ti piacciono le donne? C'è un controsenso in tutto ciò...
Se qualcuno ha la pazienza di rispondermi e dipanare questo mio dubbio gliene sarò molto grato!
Avrò modo di tornare sull'argomento 'omosessualità', sia per vedere come evolve la notizia del "manifesto shock" sia perché si tratta di una tematica che mi sta a cuore.
Nel frattempo ciao a tutti.

2 commenti:

Alberto ha detto...

Primo commento dei 4 fari. Viola chiama verde! Ricordo questo argomento di discussione. Io ho risposto a suo tempo, in maniera piuttosto banale, che probabilmente era un desiderio di tipo fisico, della serie che ci sono belle ragazze che cercano surrogati di ragazzo senza pene. Ma...passano i tempi e anche io maturo certi ragionamenti. Penso che lo stare assieme con una "camionista" per una bella ragazza possa essere comunque la ricerca di una figura "maschia" sotto tanti punti di vista, ma con la sensibilità femminile. Questa sensibilità è presunta, ma ricordati che parliamo per ignoranza, nessuno di noi conosce veramente una "camionista".
Il tutto dipende da come si interpreta il concetto di omosessualità che, da quel che ho potuto vedere, è molto più esteso di quel che crediamo. La bellezza della vita secondo me è proprio in questa moltitudine di sfacettature.
Inoltre non siamo solo figure di carne, se fosse così ci sarebbero milioni di persone sole e invece siamo ognuno un universo da scoprire. Qualche volta qualcuno ha la mente aperta e sceglie anche di conoscere realmente una persona, non solo di dare un voto al lato A e al lato B come a Miss Italia.
Tuo affezionato, Alberto

mattia ha detto...

Esimi amici, trattasi, da quel che mi è concesso di capire, di quesito di elevata caratura etica. Riassumendo le vostre congetture sintetizzerei – non per mancanza di chiarezza – il pensiero del Faro Verde nel seguente sillogismo: “Se sei lesbica ricerchi nella donna né più né meno di quello che ricerca un uomo eterosessuale come me, mediamente dotato di gusto estetico. E poiché la donna è la summa del Creato e non può esimersi dall’esserlo anche nell’armonia del proprio corpo oltre che nella profondità del proprio intelletto, la bellezza estetica è una sua dote imprescindibile. Bellezza e perfezione che, da quando l’uomo ha visto nell’arte figurativa una delle Vie Maestre per esprimere i propri sentimenti, si è sempre contrapposta alla disarmonia intrinseca di un corpo maschile”. Ma il Faro Viola ribatte ponendo l’attenzione sulla sfera emotiva della donna che, sovente, è in grado di scovare la bellezza anche dove l’oggettività di certi canoni estetici, fatti di misure e di proporzioni, la mette in discussione. Mi ritrovavo, proprio l’altro giorno, a disquisire con una mia amica sull’omosessualità. Affrontammo il tema marginalmente, soffermandoci solamente sull’aspetto visivo di una coppia di omosessuali nell’atto di amarsi e giungendo al comune accordo che fossero “più belli da vedere” due corpi nudi femminili che non maschili. Mi chiedo allora se questa sia un’opinione condivisa da molti o solo nostra. Se ripenso agli anni della mia adolescenza, poi, ricordo come le mie compagne di scuola andassero spesso al bagno assieme. La cosa avrebbe creato notevole scalpore se fosse accaduta a due ragazzi. E le migliori amiche che passeggiano mano nella mano? La mia domanda è questa: possibile che il confine fra eterosessualità ed omosessualità sia più labile nella donna che nell’uomo? Ipotizzando vero questo, è ciò riconducibile ad una maggiore sensibilità che le porta a ricercare un amore più introspettivo che fisico?
So di aver posto solo domande e di non aver dato risposte. Ma questo è il mestiere dell’Uomo: continuare a chiedersi il perché delle cose.