lunedì 22 ottobre 2007

Wake up Teo, the Matrix has you

Ci sono state lunghe serate spese davanti al computer, evolutesi spesso in notti insonni, in cui anche il pulsare ipnotico del cursore aveva un'aria interrogativa. Instancabile, lampeggiava a fine riga e Dio solo sa quante volte avrei voluto che la mia shell iniziasse a parlarmi, magari suggerendomi di seguire il Coniglio Bianco di turno.
No, non si tratta di schizofrenia, semplicemente quando il numero degli interrogativi supera di almeno un ordine di grandezza quello delle risposte speri che la serata subisca una virata inattesa e culmini nella rivelazione una verità scomoda che però, da sola, risponde al 90% delle incoerenze quotidiane e dei dubbi irrisolti: "...è la domanda il nostro chiodo fisso, è la domanda che ti ha spinto fin qui... e tu la conosci, come la conoscevo io..." mi avrebbe poi sussurrato all'orecchio una bellissima ragazza vestita di nero incontrata nel locale.
Inutile dire che non è mai successo.
Nella più rosea delle ipotesi il mio corpo non si trova in una capsula, collegato a Matrix attraverso una specie di USB piantata nella nuca, nell'altro caso o non sono l'eletto o i ribelli di Zion non mi hanno ancora rintracciato!
Confidando di trovarmi nella prima situazione, riflettevo assieme ai miei amici su come siamo comunque "prigionieri di un Sistema" - volutamente con la "S" maiuscola - un Sistema che non ha un nucleo, non ha una sede, non ha strutture eppure esiste. E' un Sistema formato dalla gente, da noi stessi, dagli orari, dai doveri, dai desideri, dalle priorità e che, in un modo o nell'altro, ci vincola.
"Inizi ad invecchiare quando ti rendi conto che in un anno ci sono 52 week-end!" disse il Rizla a Pedro dopo quella serata andata storta, ed aveva ragione: Il tempo sfugge e spesso ci si dimentica di quanto valga ogni singolo attimo! Si ragiona in termini di "settimana prossima" o "mese prossimo" noncuranti del tempo che passa, vivendo le giornate come stando affacciati al finestrino di un ETR.
E così abbiamo deciso di mettere alla prova l'antagonismo del Sistema, creando un blog ciascuno per scambiarci opinioni e pensieri, magari in differita, quando nell'oceano di impegni e casini le nostre isole di libertà non si trovano sulla stessa rotta. Quattro fari di quattro colori per provare a fare un po' di luce nel marasma.
Adoro le sfide e quando l'dea è nata l'ho fatta subito mia!

Questo è il mio blog, il FARO VERDE, su cui imprimerò un parte di me, un po' alla volta.
Senza fretta.
Alla faccia del Sistema.

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